Lo sapete, è affascinante girare senza meta
in una vecchia casa deserta,
in qualche caldo paese da sogno.
Il silenzio sembra echeggiare nelle stanze vuote,
e il rumore delle porte che si aprono
fa pensare ad un a presenza sconosciuta.
Gli alberi del vecchio giardino spingono verso le finestre
i loro rami oscuri come braccia di ladri notturni, e di tanto in tanto
un chiodo scivola fuori dal legno, mentre, di là,
i topi rumoreggiano con un suono di dadi agitati.
E’ bello vagare così in una vecchia casa spettrale,
e quando su quella casa c’è qualche leggenda misteriosa
è ancora più bello-
Herman Melville
Caldi pomeriggi primaverili, case diroccate, nuovi compagni di esplorazioni,
le sensazioni di stupore, meraviglia e tristezza alla visione
di stanze bellissime dimenticate in cui riecheggia
soltanto il rumore delle foglie secche.
Ho bisogno nuovamente di un po’ di quel silenzio,
di quella pace che donano questi luoghi senza tempo
sospesi nel limbo dell’abbandono.
(Grazie a Paolo per avermi fatto leggere la citazione che ho pubblicato sopra e avermi ricordato la magia che si vive in ogni esplorazione urbana che ultimamente sto perdendo per colpa della mancanza di tempo)