Non vi racconterò la storia di questo luogo, in quanto è una dimora iconica nel panorama dell’urbex italiano. Proprio per questo motivo, da anni desideravo avere l’opportunità di fotografarla e catturare la sua essenza unica.
Questo luogo è stato tra i miei obiettivi per anni, la prima volta che tentai di visitarla la trovai chiusa e inaccessibile. Nessuno si fidava ad avvicinarsi e ci volle molto tempo prima che qualcuno accettasse di accompagnarmi nuovamente in questa folle avventura di volerla esplorare. L’accesso, infatti, non è affatto semplice, per arrivarci bisogna percorrere un lungo tratto di strada, scalare una scarpata e attraversare il suo parco ormai fitto e incolto. E tutto questo lo abbiamo fatto sotto il sole cocente di un caldissimo giorno di fine giugno. Ma come spesso accade con i sogni e i desideri, non sempre le cose vanno come ci si aspetta. Questa volta, non so se a causa del caldo estenuante o della stanchezza dovuta al viaggio in auto con partenza all’alba, ho completamente sbagliato le fotografie. Magari non si nota così tanto, ma di sicuro non sono scatti che potrò esporre in una mostra.
Ma in fondo le fotografie sono importanti ma lo sono di più i nostri ricordi e proprio per questo sono comunque molto felice di aver finalmente avuto l’opportunità di visitare e ammirare questa splendida villa meravigliosamente decadente, con i suoi dettagli architettonici unici.
Per quale motivo non potrai esporle in una mostra?
E soprattutto, ma lo sai che facendo le mostre le genti si appassionano all’urbex e poi trovi i merenderos in 15 dentro una location con lo stereo a palla?