Nemus per i romani era il bosco sacro, o meglio una piccola radura nascosta tra gli alberi del bosco in cui filtrava magicamente la luce. Perché in principio il bosco era il luogo sacro per eccellenza. Misterioso, pieno di vita, ma anche di pericoli, lì la natura un tempo si esprimeva col suo lato accogliente per le bacche, le erbe e la legna per il fuoco e le capanne, ma anche col suo lato oscuro per le belve, il perdere la strada, i temporali e quella penombra dove il sole penetra con difficoltà. Ed è proprio per questo che ho scelto questo nome. Ombra e luce Tutti nel nostro animo abbiamo una parte oscura e una luminosa, abbiamo ricordi belli come fiori profumati e altri che si sono insinuati dentro di noi come edere rampicanti difficili da estirpare. Siamo Sole e luna, giorno e notte. Abbiamo bisogno del contatto con la terra ma dobbiamo ricordarci di alzare gli occhi verso l’alto, respirare l’incanto del cielo sopra di noi e di ritrovare la luce per sopravvivere. In questi giardini abbandonati io mi perdo e mi ritrovo. Si perché Bisogna perdersi per ritrovarsi, perché proprio quando accetti di addentrarti nei giardini della tua anima puoi capire dove stai andando Questi luoghi sono per me viaggi onirici nelle mie emozioni e nelle sensazioni più profonde, sono luoghi che ho racchiuso dentro di me, piccoli luoghi segreti della mia anima che riaffiorano quando mi ritrovo a fotografarli.
Inaugurazione e Presentazione Venerdì 24 Marzo ore18.00
Caffè Sociale, Piazza Franco Centro Mondovì
24 Marzo – 24 Aprile Caffè Sociale
28 Aprile – 25 Maggio Cantine Bonaparte Piazza Maggiore, 3A Mondovì
26 maggio – 25 Giugno Osteria Battaglino Piazza Martiri della Libertà, Dogliani