Ciò che muove il lavoratore a dichiararsi malcontento è la speranza del meglio; egli spera di lavorare sempre meno e di godere sempre più: è questa la formula della profezia socialista: il massimo dei beni col minimo dello sforzo; formula contro la quale protestano la ragione, la logica, le leggi del mondo organico e fisico dove gli effetti sono sempre rigorosamente proporzionati alle cause.
Federico De Roberto, L’Imperio, 1929
Questa villa settecentesca in origine era circondata da altre piccole costruzioni di pertinenza destinate alle residenze delle maestranze che si occupavano delle attività agricole collegate al possedimento e si estendeva fino all’argine del fiume vicino.
Nell’ottocento tutti i fabbricati vennero demoliti, rimasero solo la villa padronale, una settecentesca dependance e un basso fabbricato realizzato successivamente destinato a serra e locali di deposito.
La Villa negli anni sesanta divenne poi la dimora di una figura di spicco del territorio e di cui ancora porta il nome: un politico, ma soprattutto un uomo che lottò da giovane contro il regime nazista, venendo anche imprigionato e deportato, ma che non si arrese mai.
Nel campo di concentramento di Gunsen infatti continuò a battersi entrando a far parte dell’organizzazione internazionale di resistenza del sottocampo, lottando fino a quando non fu liberato il 5 maggio del 1945, con l’arrivo delle truppe americane.
Tornato in Italia entrò in politica dedicando tutta la sua vita a portare avanti i suoi ideali.
Gli ambienti della villa conservano ancora oggi le tracce della sua attività politica, sia nell’organizzazione funzionale che negli arredi ancora presenti: Ricordi, libri, manifesti delle elezioni,…
Dall’ampio vano d’ingresso con volte a crociera e archi a sesto ribassato si accede ad una biblioteca, allo studio, l’archivio con volta a vela e ad un salottino dove la volta affrescata è ormai crollata. Nella cucina e nella sala da pranzo sempre al piano terreno ci sono ancora tantissimi oggetti che ci raccontano la vita del senatore tra queste stanze.
Più volte negli anni passati si è tentato il recupero dei questa dimora con vari progetti, ma per ora è stato recuperato e aperto al pubblico solo il parco mentre la villa purtroppo sta lentamente crollando dimenticata da tutti…
È possibile sapere a chi apparteneva e come mai è stata abbandonata?