Non è facile conquistare l’amicizia di un gatto. Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l’onore, ma non sarà mai il vostro schiavo.
Théophile Gautier
Si narra che in questo castello vivesse una principessa che si innamorò di un gatto di una razza esotica vedendo una foto fatta da un giornalista ad una mostra felina a parigi agli inizi del secolo. Diceva che quegli occhi carezzevoli e dolci, la strana bellezza del colore del suo manto l’avevano ammagliata perchè differenti da tutti gli altri gatti visti fino ad ora.
Anni prima questi gatti erano arrivati dall’oriente grazie ad un miliardario in crociera che riuscì a convincere un inserviente infedele a rubargli una coppia dei rari felini dai palazzi reali. L’allevamento di questa razza iniziò con varie peripezie ed incroci nell’occidente, prima in Francia e poi in altre località dell’Europa. Ma uno dei primi nobili ad interessarsene si rese conto che il suo capriccio era troppo impegnativo e difficile così nel 1935 vendette alla Principessa per circa trentamila franchi francesi dell’epoca, proprio quello splendido maschio della fotografia,che si era guadagnato nel frattempo l’ammirazione del pubblico francese ed estero, oltre a circa cinque o sei maschi e femmine che ancora possedeva.
La storia racconta che da allora i gatti vissero felici tra le mura di questo maniero per parecchi anni lontani da mostre e persone che li avrebbero solo sfruttati per la loro bellezza. Dopo la seconda guerra mondiale, purtroppo però si perserò le tracce di questo raro e fortunato allevamento e ancora oggi non si è sicuri se si è trattato solo di una bella favola.
Sarà stato un caso ma appena ho varcato l’enorme portone di questo castello ad aspettarmi nel giardino ho trovato un bellissimo gatto dal pelo lungo, i nostri sguardi si sono incrociati per un attimo e poi con uno scatto felino l’animale è sparito come per magia…
LA STORIA DEL CASTELLO
La costruzione del maniero è datata attorno alla seconda metà del ‘300.
L’attuale costruzione è il risultato di successivi ampliamenti e ristrutturazioni dell’antico torrione esistente fin dal decimo secolo. L’edificio è collocato in posizione dominante e si presenta con una monumentale torre quadrata, un corpo bel articolato, fossato e ponte levatoio. Per via di queste ragioni, durante il secondo conflitto mondiale fu trasformato in base logistica per l’armata tedesca.
Al termine della guerra (1945), con il ritiro delle truppe tedesche, anche il
castello viene abbandonato.
I proprietari lo chiudono prendendo atto, affranti, dei danneggiamenti compiuti. Solo sessant’anni dopo (giugno 2005) con un intervento di restauro sarà riaperto al
pubblico in una parte graziosa e accessibile: il cortile delle Logge.
Ora risulta purtroppo nuovamente abbandonato.