Dobbiamo fare attenzione in quest’epoca di femminismo radicale a non dare rilievo a una parità dei sessi che conduca le donne a imitare l’uomo per dimostrare la propria uguaglianza.
Essere pari non significa essere identici.
(Eva Burrows)
Forse ve ne sarete accorti, ma, per le donne, fare fotografie o scrivere un messaggio con una sola mano, mediante un iPhone, è più difficile del previsto. Perché? Discriminazione di genere. Sebbene le donne siano le loro maggiori acquirenti, gli smartphone, infatti, sono ancora progettati prendendo, come metro di misura, la mano “standard” di un uomo “standard”. Quindi più grande di 2,5 cm rispetto a quella di una donna, rendendo, così, più complesso ogni utilizzo da parte del genere femminile.
Bhe questo può far sorridere però ci sono cose peggiori.
Per dire la servizievole Siri i primi tempi poteva chiamare un ambulanza, assistere in caso di malore dovuto ad infarto (prima causa di morte maschile) ma se una donna provava a chiedere aiuto come vittima di uno stupro si sentiva rispondere : “Stupro? non conosco questa parola”
Potrei fare un sacco di esempi di quanto ancora la parità di genere non sia raggiunta se poi si guarda alle infrastrutture sociali, ai modelli di lavoro o ai dispositivi di sicurezza ci si accorge che viviamo ancora in un mondo a taglia unica, pensato per un utente spacciato come neutro ma che, in realtà, è il solito maschio standard, con una determinata altezza, età, etnia e un determinato peso.
Intanto voi vi starete chiedendo perchè vi sto raccontando tutto questo, ve lo racconto perchè quando sono entrata in questa parte di questa villa abbandonata mi sono sentita un’intrusa, mi sembrava di essere entrata in delle stanze riservate solo al genere maschile.
Superalcolici, sigari, biliardo, trofei di caccia…
dover avere una stanza “privata” dove esporre i propri simboli e trofei è, in realtà, un segno di debolezza. Sotto sotto tutta la baldanza di noi maschietti è una pantomima per mascherare il senso di inferiorità. Detto questo ci sono mille distinguo ma credo sia così e la violenza sulle donne , la discriminazione, il tentativo di impedire l’accesso all’istruzione per me ne sono la prova. Basta guardare come in un posto come l’Iran siano state le donne a fare il primo passo ( mentre noi abbiamo quelli della dittatura sanitaria, non a caso i maggiori rappresentanti… maschi… puah!).