VILLA HORNET
Siamo soprammobili da collezione, a volte ci trasformiamo in trofei, altre finiamo in scatoloni. È la vita.
La vita, quella, però, finisce sempre e comunque.
SARA BRILLANTI
L’erba incolta, la cancellata arrugginita, il cancello aperto, ci si avventura timorosi nel giardino ma sappiamo già che qui dentro non incontreremo nessuno.
L’auto è ferma da anni nel garage, le persiane socchiuse, un paio di portefinestre sono aperte. Forse prima di noi sono passati i ladri, gli stessi che hanno messo a soqquadro le stanze del piano di sopra. Nella sala da pranzo ci sono degli scatoloni, forse un trasloco iniziato e mai finito, forse qualcuno ha provato a mettere via i ricordi di un parente stretto e poi ci ha rinunciato?
Chissà cosa è successo, di certo nel salotto sono rimasti tutti i soprammobili in bella vista sugli scaffali ad aspettare chi gelosamente li ha conservati per tanti anni magari come ricordi di viaggi, il vestito da geisha di pizzo rosa appoggiato sulla poltrona, l’album delle fotografie abbandonato sul tavolo.
Tante storie possibili di cosa può essere successo mi passano per la testa, perchè ogni volta entrare in questi posti è come leggere un nuovo romanzo o meglio immaginarlo nella propria mente…