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Cosa resta?
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Cosa resta?

VILLA DEL PAESAGGISTA

Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo.

(Agostino d’Ippona)

Cosa resterà dopo di noi? Questa è una delle tante domande che ti poni entrando in queste case.

Subito ti sorprendono, sono vere e proprie capsule del tempo che ti proiettano in un mondo diverso, ti travolgono con una marea di ricordi che sono rimasti imprigionati al loro interno, ma poi prende il sopravvento la malinconia e il pensiero di ciò che potrebbe essere accaduto. Mi chiedo spesso il motivo per cui una casa, una volta scomparsi i proprietari, venga lasciata nell’oblio. Forse non ci sono eredi? Oppure, dei figli che, sopraffatti dal dolore, non riescono più a varcare quella soglia e finiscono per dimenticare quel luogo che un tempo poteva essere stato così prezioso per loro.

La polvere si deposita su ogni superficie, creando uno strato uniforme che sembra avvolgere ogni cosa in un abbraccio silenzioso. I ladri, approfittando della desolazione, sottraggono con cura qualche piccolo tesoro dimenticato, lasciando dietro di sé solo il vuoto. Tutto appare come sospeso in una dimensione quasi onirica, dove il tempo sembra essersi fermato e la realtà si mescola con il sogno.

E la vista di questa meravigliosa stanza rossa, se non fosse per le fotografie che gelosamente conservi, potrebbe facilmente sembrare il frutto di un sogno notturno, un’illusione della mente che svanisce con il primo raggio di sole.

e così le nostre fotografie saranno sempre un documento unico e irripetibile, destinato a durare nel tempo.

Ogni scatto cattura momenti speciali che raccontano storie uniche, trasformandosi in ricordi preziosi da custodire per sempre.

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