Se non mi trovi subito non scoraggiarti,
Se non mi trovi in un posto cerca in un altro,
Da qualche parte starò fermo ad aspettare te.
(Walt Whitman)
Il caldo, il rumore delle cicale, il silenzio delle campagne toscane.
Quanto tempo passiamo ad aspettare qualcosa o qualcuno nella nostra vita?
L’orologio segna le 15 di un pomeriggio di luglio, sono qui sdraiata sul mio letto nella casa in campagna, non mi muovo fa troppo caldo e non riesco a dormire.
Fuori tutto tace, non si sente nulla isolati quassù lontani dalla citta.
Vorrei andare a fare il bagno ma mia nonna non vuole, sono sicura che ci fosse qui mia madre avrei insistito e sarei già in Piscina a giocare con mio fratello, invece ognuno nelle proprie stanze.
Bisogna fare silenzio!! ha intimato la cameriera, la nonna dorme …
Sarà lassù nella sua camera, sdraiata sul suo bellissimo letto dal baldacchino rosso, la vestaglia leggera rosa addosso, il nonno invece sarà nel loro terrazzo all’ombra a leggere le sue riviste di arredamento e fumare la pipa.
Sarebbe un posto bellissimo per invitare i miei compagni di classe, mi immagino i tuffi in piscina, le partite a biliardo, lo corse a giocare a nascondino nel parco, invece sono qui sola a sopportare mio fratello più piccolo sognando il ragazzino dell’ultima fila che l’ultimo giorno di scuola finalmente mi ha rivolto la parola.
Ancora un mese qui, prima di rivederlo.
Racconto immaginario basato su sensazioni e pensieri di un’esplorazione fatta in un pomeriggio estivo di un intero borgo abbandonato tra le colline toscane, dove abbiamo trovato la bellissima villa padronale con il suo incantato baldacchino rosso.