Un piccolo grande mondo

“Si parla tanto di agricoltura e allevamento, ma noi sappiamo davvero come è questo mondo ?
Ogni giorno Giulia e sua mamma, alle 6 di mattina e alle 5 del pomeriggio, che sia lunedì o domenica, devono dedicarsi a 275 bocche da sfamare. E’ un lavoro duro e faticoso, per qualcuno sarebbe una gabbia, ma per loro è un luogo pieno di amore, una seconda casa, un posto dove imparare a prendersi cura degli altri
Giulia  da grande vorrebbe tanto diventare veterinario.“

Ho fotografato Giulia e sua madre per un piccolo reportage che volevo realizzare che spero che sia il primo di un progetto più importante, magari per raccontare il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento al femminile.

Con questo portfolio ho partecipato alla 27° edizione del concorso “DonnaFotografa 2024” del circolo fotografico C.R.D.C. e sono arrivata tra le 10 vincitrici.

Ecco la motivazione del premio:

L’autrice ci racconta nei suoi scatti un luogo di lavoro e vita, gli odori, i suoni, i materiali e la fatica di una stalla riusciamo ad immaginarli tutti anche se non è un luogo che frequentiamo abitualmente. Ma la grazia che però l’autrice compie in questi scatti ci regala un’esperienza davvero poco comune cioè trasforma questo spazio di vita greve e di lavoro in un racconto di grande bellezza. Sono belle le prospettive ampie di questi spazi chiusi, la ripetizione armonica dei corpi degli animali, la luce che filtra e non si limita ad illuminare semplicemente le scene ma è un altro degli oggetti ritratti in una trama materica ma raffinata con un bianco e nero rigoroso e potente.

Grazie a Giulia e alla sua famiglia di avermi fatto entrare per qualche pomeriggio nel loro piccolo grande mondo fatto di cura e amore verso il loro lavoro che sa di altri tempi per la dedizione e la passione che ci dedicano. Ecco il portfolio completo che è stato realizzato a km0 perchè questa azienda agricola è a pochi km da casa mia: