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La gabbia dorata
La gabbia dorata

La gabbia dorata

LA VOLIERA DEL VECCHIO SEMINARIO

Nel momento in cui finalmente diamo attenzione a ogni cosa,

anche un filo d’erba può diventare un misterioso, fantastico,

indescrivibile magnifico mondo a sé.

(Henry Miller)

“Si tu savais ! Oh ! si tu savais !” Mais elle lui prit les mains : “voyons, reste tranquille, mon chéri, si tu ris tant que ça, tu vas te faire du mal.” Et elle l’embrassa, doucement, sur les yeux.Mme Lerebour n’a plus d’aigreurs. Par les nuits claires, quelquefois, les deux époux vont, à pas furtifs, le long des massifs et des plates-bandes jusqu’à la petite serre au bout du jardin.

Et ils restent là blottis l’un près de l’autre contre le vitrage comme s’ils regardaient au-dedans une chose étrange et pleine d’intérêt. Ils ont augmenté les gages de Céleste. M. Lerebour a maigri.

(La serra de Guy de Maupassant)

IL RACCONTO NARRA DI UNA DONNA PERENNEMENTE SCONTENTA DI SUO MARITO, TROPPO GRASSO, TROPPO INETTO, FINO QUANDO UNA NOTTE NELLA PAURA DI PERDERLO PIANGE E SI DISPERA. QUANDO FINALMENTE LUI RITORNA NELLA CAMERA, RACCONTANDO ALLA MOGLIE TRA BACI SUL COLLO E RISATE CHE NON ERANO DI LADRI I RUMORI CHE AVEVANO SENTITO NELLA NOTTE MA CHE AVEVA SCOPERTO LA DOMESTICA CON IL SUO AMANTE NELLA LORO SERRA I DUE SI RIAVVICINANO RIDONO E SI AMANO NUOVAMENTE

FINALMENTE, RITORNANO FELICI, AUMENTANO LO STIPENDIO ALLA SERVA E L’UOMO, DI NUOVO CONTENTO, DIMAGRISCE.

Forse quando ci accorgiamo cosa stiamo perdendo ritorniamo ad apprezzarlo?

Un commento

  1. Pingback:Ricordatevi di essere felici... - Lorena Durante

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