Non vi siete sbagliato. Io ascolto voi e penso a lui.
Lo amo, sono la sua amante, non vi posso sopportare,
ho paura di voi, vi odio…
Fate di me quel che volete” disse Anna Karenina.
Aleksjéj Aleksandrovic non si mosse,
non mutò la direzione dritta del suo sguardo.
Ma tutto il suo volto acquistò a un tratto
la solenne immobilità di un morto
e quell’espressione non cambiò in tutto il tempo
del cammino alla villa.
(Lev Tolstoj, Anna Karenina)
Una villa, un amore proibito e un terribile omicidio, verità o leggenda?
Puoi ascoltare tutta la storia qui: https://www.loquis.com/it/loquis/3033435/La+Villa+degli+Amanti+maledetti
Nella periferia nord di Lomello, in provincia di Pavia, si può scorgere una sontuosa villa in stato di abbandono. Chi vive e risiede nella zona della Lomellina da molti anni la chiama “Villa degli Amanti Maledetti“; il soprannome è dovuto ad una leggenda che circola da anni intorno alla tenuta.
L’edificio venne costruito alla fine degli anni ’20 da Pietro Cerri, noto imprenditore pavese, che battezzò la dimora – appunto – Villa Cerri, si tratta di un palazzotto in stile liberty creato nelle campagne della storica cittadina con bellissime vetrate e una torreta da cui ammirare tutta la pianura circostante. A pochi metri da essa sorge un mulino e una fabbrica anch’essa oramai abbandonata.
La leggenda legata a questa casa è una storia molto cruenta, si racconta che una mattina il proprietario ritornando dopo una battuta di caccia sorprese la moglie con lo stalliere nella torretta della casa. Allora, preso dalla rabbia uccise sia la giovane moglie che il servo e poi diresse il fucile verso di sé, suicidandosi.
Nelle notti d’estate e precisamente con il coincidere della data dell’omicidio suicidio, gli automobilisti che passano per la statale adiacente alla villa, dicono di scorgere figure e di sentire grida provenire dalla casa e aggiungono anche di vedere strane ombre girovagare nel giardino circostante la villa.
Da quel giorno altre storie arricchirono la già cruenta vita di questa villa, come quelle di altri proprietari che scomparirono in circostanze misteriose o si suicidarono. Quella più recente è di quanche dicina di anni fe a narra che i suoi ultimi proprietari ogni notte sentisse urla e pianti arrivare dalla torretta
Tutto questa terribile situazione fece impazzire i due coniugi che si suicidarono.
Mentre il figlio della coppia che era sempre stato scettico, negando qualsiasi fatto, venne trovato poco tempo dopo impiccato.
E oggi si è giunti a credere, che anche chi entra nella villa verrebbe colpito dalla maledizione che lo porterebbe al suicidio.
In realtà non è assolutamente vero nulla, io ci sono stata e posso dire che per ora non mi è successo nulla, anzi ho fatto delle bellissime fotografie proprio nella torretta grazie alle vetrate colorate e la cosa più terribile che ho visto èil cane nero enorme del vicino di casa.
Tornata a casa ho letto tutte le storie in rete e ho capito che nulla era vero.
Il fatto dell’ omicidio degli amanti viene indicato come nel 1912 ma la villa venne finita di costruire solo nel 1931. Quindi tutto questo racconto non è assolutamente possibile.
Probabilmente è il frutto di alcuni fatti realmente accaduti , come l’omicidio di un’intera famiglia poco lontano a causa di una rapina, sapientemente miscelati a leggende e fantasie dovute al passaparola negli anni.
Però purtroppo tutto questo non ha aiutato il recupero della villa che da anni è in stato di abbandono. In paese infatti molti sostengono che nessuno la voglia comprare proprio per questi racconti maledetti che aleggiano su questo meraviglioso edificio, che in realtà appunto per la sua bellezza meriterebbe ben altro.
Ma non sempre le cose vanno come dovrebbero e vi voglio ricordare che d’altronde:
Senza menzogne, l’umanità morirebbe di disperazione o di noia.