Lo sapete, è affascinante girare senza meta in una vecchia casa deserta, in qualche caldo paese di sogno.
Il silenzio sembra echeggiare nelle stanze vuote, e il rumore delle porte che si aprono fa pensare a qualche presenza sconosciuta.
Gli alberi del vecchio giardino spingono verso le finestre i loro rami oscuri come braccia di ladri notturni, e di tanto in tanto un chiodo scivola fuori dal legno, mentre, di là, i topi rumoreggiano con un suono di dadi agitati.
È bello vagare così in una vecchia casa spettrale, e quando su quella casa c’è qualche leggenda misteriosa è ancora più bello.
E nella torpida inerzia delle giornate tropicali era altrettanto bello esplorare in lungo e in largo il nostro piccolo
Herman Melville
I libri sono tutto. I libri sono la vita diceva Inge Feltrinelli,
se poi hai anche dei buoni amici che ti regalano libri dove trarre ispirazione direi che non puoi che essere felice.
La dependance:
In questo articolo troverete un’altra villa dai colori accesi come villa Deltacron:
Le tue foto sono sempre molto toccanti Lorena. E, come ti dicevo, urbex è un “genere”, se così si può dire, che mi piace particolarmente. Però mi è sorto un dubbio mentre le osservavo, e parlo della foto con gli ombrellini (credo che siano lampade…) mi chiedevo se, non essendo tu probabilmente l’unica persona a passare in quei luoghi, se qualcuno non si è preso la briga di posizionare gli oggetti in un modo diverso da come li ha trovati. Ci sono alcune foto in cui si riconosce il trascorrere del tempo e altre, invece, che appaiono “messe in posa”. Le tue foto sono splendide comunque, intendiamoci. La mia domanda vuole essere solo un approfondimento ad onor del vero. Grazie mille se vorrai rispondere. Cordialmente. Paolo
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