Portami, notte, nei tuoi giardini pensili,
(Sophia De Mello Breyner Andresen)
Nei tuoi cortili di luna e silenzio.
Una piccola stradina ci ha portato fino ad una piccola chiesina che si è rivelata abbandonata e circondata da impalcature ma purtroppo inaccessibile, però proprio dietro ad essa un rudere ha attirato la nostra attenzione
Al di là di una rete arrugginita da cantiere completamente ricoperta di piante arrampicanti ecco infatti un’inaspettata sorpresa: quel che restava di una villa, che probabilmente doveva essere stupenda, o meglio quel che restava del suo ingresso molto particolare.
Eccoci infatti davanti ad un atrio che ricordava il cortile interno di una casa antica, i capitelli ornati in stile ionico italiano, le colonne stranamente rivestite di piastrelle a mosaico bianche e tutte le stanza della casa con una finestra verso quel piccolo angolino nascosto.
Chissà cosa c’era al centro di esso, chissà come era intimo quel piccolo cortile, è un peccato vederlo così devastato del tempo ma devo ammettere che così distrutto e ricoperto di piante ed edera ha un fascino meravigliosamente decadente come una poesia scritta su un foglio stropicciato e gettata via…