utenti collegati
Cumuli dimenticati – LA VILLA DEL MEDICO ARTISTA
Cumuli dimenticati – LA VILLA DEL MEDICO ARTISTA

Cumuli dimenticati – LA VILLA DEL MEDICO ARTISTA

O ANCHE DETTA DELL’ACCUMULATORE SERIALE

Ho sempre avuto fame di affetto, io.

E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta.

Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio.

Sarebbe bastato una volta, una sola unica volta.

(Haruki Murakami)

“Gli oggetti non ti abbandonano mai. Ti sono sempre vicini”.

Questa frase che ho letto in un racconto di un accumulatore seriale mi risuonava in testa entrando in questo luogo. Una casa piena di roba ovunque, in certe stanze non si vedeva il pavimento, n ogni angolo cumuli di roba: giornali, vestiti, spazzatura, libri,….

Anche ora riguardando questi scatti provo ancora quella sensazione di tristezza immensa al pensiero di una persona che si è circondata di così tanti oggetti per colmare chissà quali altri vuoti nella sua vita.

L’accumulo compulsivo è una patologia mentale che ti spinge a trattenere in casa ogni sorta di oggetto pensando che tornerà in qualche modo utile, e ti porta a non essere capace di liberarsi di nulla.

Si arriva ad accaparrarsi di oggetti di ogni sorta e di ogni materiale aggiungendo anche l’impossibilità di liberarsene  anche se questi beni sono di scarso valore o inutili, si conserva tutto fino ad arrivare a non buttare nemmeno la spazzatura o gli alimenti avanzati che si deteriorano.

Si arriva a non vedere più le cose come le persone normali, non ci si rende conto che all’interno di casa non c’è più la possibilità di sedersi sul divano, piuttosto che usare i servizi igienici per lavarsi, non ci si accorge che il soggiorno e il bagno sono completamente pieni. E non importa se non c’è possibilità di cucinare perché anche il piano cottura è pieno di cose. L’importante è stipare più roba possibile nelle stanze, tanto da rendere impossibile l’accesso nei locali.

Il primo impatto appena si entra in questi luoghi ti lascia stordito: un tanfo di chiuso, muffa, polvere e sporco ti travolgono tutti insieme, perchè le finestre qui non si aprono da anni.

Chi soffre di questi disturbi di accumulo inizia a costruire barriere di sacchi, sacchetti, libri, giornali, contenitori fino a creare un muro per isolarsi dal mondo esterno.

Si rinchiude dentro alla propria casa, solo e abbandonato da tutti molte volte…

4 commenti

  1. Daniela

    Molto bello, degli scatti intriganti, mi è piaciuta molto la camera da letto, sembrava che gli occupanti fossero andati via da poco…scivolati via… e bella anche la scala…si poteva pensare di finire in un giardino segreto…👏🌹

  2. Rossana

    Seguo da tempo le tue “avventure” e devo dire che questa è veramente intrigante nella sua drammaticità. Penso a quanto purtroppo dovesse essere in difficoltà questa persona per ritrovarsi a trattenere qualsiasi cosa pur di avere “qualcosa” accanto.
    Nonostante la confusione e la quantità di cose, oggetti presenti, sei riuscita a fare degli scatti colmi di poesia.
    Brava Lorena, come sempre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *