Per arrivare fin quassù occorre salire 700 metri di strada selciata di granito rosa e grigio, un itinerario di meditazione con le “stazioni” della Via Crucis completamente immerso tra gli alberi. Al termine ci si trova davanti alla doppia scalinata che porta alla cappella dello Spirito Santo e agli affreschi della parte esterna: un’ardita costruzione per l’epoca. Un originale e suggestivo tempietto di architettura moderna a forma di vela bianca che ben si integra nel grandioso e audace complesso a forma di nave.
Ora però di tutta questa audacia costruttiva rimane solamente una enorme nave abbandonata e nascosta tra i boschi di questo paesino del nord Italia anche se si è tentato un importante restauro agli inizi degli anni 2000.
Il santuario è stato edificato tra l’anno 1950 e l’anno 1954 ed è un edificio a navata unica e matroneo con cripta sotto il presbiterio. Il complesso è impreziosito dal ciclo di affreschi della Passione di Cristo, dipinti da Theodore Stravinsky, figlio del compositore e pittore di fama internazionale. Per fortuna è stato ben protetto e sigillato ed è al riparo da atti vandalici, almeno sperando che non siano già riusciti ad accedervi prima della chiusura definitiva.
Dietro la chiesa si erge maestoso il corpo curvo della struttura del convitto/albergo, con refettorio, aule, biblioteca, camere, giardino interno, cucine attrezzate, purtroppo tutto il complesso è ormai completamente devastato.
Davvero delle belle foto Lorena.
Grazie mille Mark